Il backup unica garanzia di sicurezza dei dati
Immagina di perdere tutti i tuoi preziosi file in un istante. Sebbene sembri un evento raro, la realtà è che accade più frequentemente di quanto si possa pensare.
La pratica del backup si presenta come un’azione imprescindibile per assicurare la protezione dei tuoi dati, archiviandoli in un luogo esterno al tuo dispositivo principale o su piattaforme cloud.
Secondo le recenti stime di Acronis, il 65% degli utenti si trova ad affrontare la perdita di dati, mentre il 7% non adotta alcuna misura di sicurezza per proteggere le proprie informazioni personali.
Perché è Cruciale Effettuare il Backup?
Il backup dei dati rappresenta la chiave della continuità operativa. Questa operazione implica la duplicazione dei dati, creando una copia da un dispositivo di archiviazione a un altro.
I backup fungono da salvaguardia, consentendoti di recuperare facilmente i dati – che siano fotografie, video, documenti o altro – nel caso vengano accidentalmente cancellati, a causa di errori umani, danni hardware o eventi naturali.
Le Principali Cause della Perdita di Dati
- Azione Intenzionale: Eliminazione volontaria di un file o di un programma.
- Disastro Naturale: Eventi come incendi, terremoti, alluvioni, e così via.
- Azione Non Intenzionale: Cancellazione accidentale di un file o formato di un file illeggibile.
- Crimine: Atti criminali come furto, sabotaggio, hacking e infezioni da virus.
- Guasti: Problemi legati all’alimentazione elettrica, crash dell’hard disk, bug software e danni ai file di sistema.
Chi Dovrebbe Prioritizzare il Backup?
L’obbligo di eseguire il backup riguarda tutte le persone e le organizzazioni che potrebbero subire gravi perdite in caso di dati irrimediabilmente persi. Per gli individui, la perdita di dati finanziari, documenti personali cruciali o foto insostituibili potrebbe comportare danni economici e personali significativi.
Le aziende, in particolare quelle che trascurano il backup dei dati contabili e finanziari, rischiano di mettere a repentaglio la loro stessa esistenza aziendale.
Per esperienza personale, non tanto le aziende, almeno quelle di un certo livello, magari certificate con standard di qualità, quanto professionisti e privati giocano spesso con il fuoco.
Presi da flussi di lavoro che impegnano pesantemente il tempo si tende a trascurare qualsiasi pratica di messa in sicurezza dei dati, si tende a pensare che gli strumenti informatici siano infallibili e inattaccabili.
Tuttavia spesso ci si scontra con la dura realtà e ci si ritrova in balia della disperazione più profonda.
Quali dispositivi sono più sicuri?
La risposta è semplice: Nessuno!
Il concetto di base è che per stare tranquilli i dati importanti devono essere assolutamente copiati almeno su due dispositivi diversi.
I dispositivi fisici, come i dischi dei computer, prima o poi si rompono sia per usura sia per eventi traumatici come sbalzi elettrici, colpi accidentali e così via.
E’ vero che i dischi di nuova generazione di tipo SSD sono più sicuri oltre che più performanti perché meno soggetti a danneggiamenti da urto essendo magnetici. Tuttavia il rovescio della medaglia è che quando cessano di funzionare le possibilità di recupero sono praticamente nulle.
Non va tanto meglio con le famose unità esterne USB , chiavette o dischi esterni. Il principio è lo stesso dei dischi interni SSD con l’aggravante dei cicli di inserimento e rimozione che presuppongono un continuo stacco/attacco di alimentazione che prima o poi ne decreterà irrimediabilmente la morte.
I dispositivi di storage di tipo NAS , ovvero unità esterne dotate di un proprio sistema operativo di solito collegate come unità di rete, montano anch’essi dischi fisici, pertanto le considerazioni fatte finora valgono allo stesso modo. Tuttavia questi ultimi possono essere configurati con dischi gemelli in modalità RAID dove si vede un disco solo ma in realtà il sistema scrive a specchio su due dischi fisici. Questa è sicuramente una buona soluzione. Anche alcuni PC Desktop dispongono di schede madri che supportano il sistema RAID a specchio quindi la soluzione può essere applicata anche su questi ultimi.
In caso di quantità di dati non rilevanti è possibile utilizzare i dispositivi ottici, CD e DVD. Anche per questi vale il discorso che si rompono, vuoi per usura, vuoi per traumi il consiglio è quindi di farne almeno 2 copie.
Poi ci sono i dispositivi virtuali, questi comprendono i famosi cloud ovvero dispositivi di storage venduti come servizio remoto, in alcuni casi addirittura concessi gratuitamente o come servizio accessorio.
Sebbene i cloud concettualmente dovrebbero essere sicuri in realtà non è proprio così. Innanzitutto andrebbe verificata contrattualmente la responsabilità del fornitore del servizio, un servizio di qualità costa di più ma utilizza sistemi più sicuri e affidabili. In secondo luogo per esperienza nessun servizio in rete è inattaccabile pertanto se da un lato si è più sicuri a livello di problemi tecnici dall’altro essendo servizi in rete si è più esposti a un possibile furto o danneggiamento da parte di malintenzionati di cui la rete è piena. Anche in questo caso il consiglio è quello di tenere i file importanti sul cloud ma averne comunque una copia altrove.
Concludo dicendo che in tanti anni di esperienza ho visto sia persone comuni che professionisti e a volte anche qualche azienda piombare nella disperazione per una perdita di dati quindi non sottovalutate il problema, prevenitelo, investite un po’ del vostro tempo per mettere al sicuro una parte importante della vita.