Passaporto per il porno
La Spagna ha introdotto un’app per impedire ai minori di accedere ai siti pornografici con la motivazione che l’aumento delle violenze sessuali tra i giovani è causata anche dall’abuso di pornografia.
In Spagna è già stata soprannominata “pajaporte”, un neologismo che si traduce più o meno come “passaporto per la masturbazione”. Funzionerà proprio come un passaporto digitale la nuova app lanciata dal governo di Madrid per impedire l’accesso dei minori ai siti a luci rosse.
È un’applicazione da installare sullo smartphone che servirà per autenticarsi quando si vuole accedere a un sito porno. Per utilizzarla, bisogna avere almeno 18 anni, e gli utenti autorizzati avranno un massimo di 30 sessioni al mese. Tuttavia, online già circolano suggerimenti su come aggirare le restrizioni.
Secondo i dati del ministero dell’Interno le conseguenze dell’acceso indiscriminato degli adolescenti e giovanissimi a contenuti per adulti sono molto gravi essendo questa, per molti, l’unica fonte di informazione sessuale, spingendoli ad agire per imitazione e, in certi casi, portandoli a compiere atti violenti.
Insomma secondo il ministero l’accesso dei minori ma anche dei maggiorenni ai contenuti porno provoca distorsioni nella percezione della sessualità, problemi emotivi e sessuali e rischio di dipendenza.
L’applicazione sarà disponibile per dispositivi iOS e Android. Quando l’utente la scarica sul proprio smartphone, dovrà autenticare la propria età utilizzando un documento ufficiale, come una carta di identità elettronica.
In questo modo, solo i maggiorenni potranno autenticarsi.
Per poter utilizzare l’app, l’utente dovrà utilizzare il riconoscimento facciale o l’impronta digitale del proprio smartphone, con l’obiettivo di impedire a terzi, compresi i minori, di utilizzare la piattaforma per ottenere autorizzazioni di accesso a siti per adulti.
Un punto critico riguarda i siti porno, infatti al momento, solo le piattaforme a luci rosse con sede in Spagna avranno l’obbligo di interfacciarsi con l’app, quando si tenta l’accesso a uno di questi siti, verrà visualizzato un QR code che servirà per autenticarsi e consultare i contenuti.
Ogni utente abilitato avrà un massimo di 30 sessioni da utilizzare al mese. Al momento, i portali più noti, come Pornhub, sono esclusi dalla lista dei siti obbligati ad adeguarsi al nuovo sistema.
Il governo ha invitato le piattaforme straniere a integrare la Cartera, ma ha anche aggiunto che entro il 2027 tutti i siti porno con sede nell’UE saranno costretti ad adeguarsi alla legge spagnola.
Il governo spagnolo, stranamente precursore del ritorno alla censura, trascura l’ampia possibilità che offre la tecnologia di aggirare il blocco tramite VPN, un sistema molto comune che simula la connessione da posizioni geografiche diverse.
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